Disturbo Ossessivo Compulsivo
Il disturbo ossessivo-compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ricorrenti ossessioni e/o compulsioni abbastanza severe da impegnare l’individuo per molto tempo o da causare una significativa interferenza con il funzionamento lavorativo/scolastico e sociale o con le relazioni con gli altri.
Le ossessioni sono rappresentate da pensieri, immagini o impulsi persistenti che vengono vissuti come intrusivi e inappropriati e che causano un marcato disagio.
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, controllare, riordinare) o azioni mentali (pregare, contare, ripetere parole) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione, secondo regole che devono essere applicate rigidamente, come una sorta di rituale.
Tali comportamenti hanno lo scopo di neutralizzare o prevenire qualche disagio, qualche evento o situazione temuti. Per esempio, gli individui con l’ossessione di essere contaminati possono ridurre il loro disagio lavandosi in continuazione le mani.
Molti individui tendono a evitare oggetti o situazioni che possono peggiorare le proprie compulsioni. Per esempio una persona con idee ossessive di pulizia può evitare le sale di attesa pubbliche o di stringere la mano agli estranei.
Le compulsioni possono diventare l’attività principale della vita, conducendo a serie disabilità dal punto di vista coniugale, occupazionale o sociale. Questi tipi di disturbo sono spesso collegati alla dimensione del controllo, aspetto che si ritrova nelle persone fortemente minacciate nella paura di perdere la prora integrità identitaria. L’approccio terapeutico secondo la teoria dei costrutti personali tende a esplicitare gli aspetti identitari a cui la persona è strettamente legata ed ad elaborarli in maniera proposizionale verso lo sviluppo di nuove esperienze, che la persona pensa non possano essere percorribili.